Quest’anno sono riuscita a partecipare al meraviglioso Festival di Storie ad acquerello, organizzato dalla vulcanica collega Laura Cortinovis che con il suo staff e la community Icoloridilaura ha dato vita a qualche cosa di incredibile…

Alla sua seconda edizione (lo scorso anno non ero riuscita a partecipare), è stata una esperienza bellissima, sia a livello personale che professionale.
Il festival, organizzato in modo impeccabile, ha permesso a tantissimi appassionati di acquerello e illustrazione, di fare tanti workshop con colleghi bravissimi, di visionare e acquistare ottimo materiale di prima qualità presso gli stands di Momarte , Borciani e Bonazzi , e altri, e di scambiarsi entusiasmo, consigli e abbracci (finalmente!). Il tutto nella cornice di Bergamo alta, città storica di grande bellezza (che non conoscevo, ma che spero di vedere con più calma!).

Da tanto tempo non insegnavo, perché negli ultimi anni (oltre agli eventi che tutti sappiamo)  il lavoro di illustrazione mi ha preso molto. I primi anni ho insegnato tantissimo, e ho raccontato qui nel blog vari corsi che svolgevo sia settimanalmente (presso il mitico negozio di belle arti Sebino, a Bologna), che workshop sparsi in giro (come questo ) (e questo),  ma era da almeno tre anni che non incontravo allievi.
Insegnare, anche ai tempi delle classi di yoga, mi ha sempre richiesto tantissime energie e dedizione (per il mio carattere un po’ apprensivo) e l’ho sempre ritenuto un lavoro a parte.
Illustrare è un lavoro, insegnare a illustrare o acquerellare, è un altro lavoro (o meglio, sono due arti diverse).

La mia professione e la mia vita sono passati per la maggior parte del tempo totalmente in solitaria. Un po’ per indole, un po’ costretta dal tipo di lavoro, un po’ perché anche le cose che amo fare per passione spesso richiedono solitudine, un po’ perché negli anni la mole di cose da fare per gestire tutto quello che occorre per tenere in piedi questa “azienda monocellulare” (come mi piace definirla) sono sempre di più.
Eppure a me piace stare in mezzo alle persone, condividere…e ne ho avuto la conferma.
Condividere emozioni e pensieri con i colleghi, dopo anni di assenza dalla Fiera del Libro per ragazzi, mi ha acceso un calore nel petto che da tempo non sentivo. Ci siamo potuti scambiare pensieri, supporto e consigli, in un clima di condivisione e collaborazione.

E’ stato ancora più emozionante tenere i due workshop sul creare personaggi ad acquerello e ricevere dagli allievi dei feedback così nutrienti, che sono stati davvero un brodino caldo per l’anima.

(Durante un workshop è pure arrivato la Rai Lombardia a fare qualche ripresa, intervistando la sottoscritta. Il servizio è andato in onda la sera stessa, e sono riuscita a condividerlo sui social… per ora non sono riuscita a caricarlo qui perchè un po’ troppo pesante).

Credo che di bravi insegnanti di acquerello e illustrazione ce ne siano tantissimi, e più “bravi” di me, e con più capacità tecniche, per cui quando “insegno” cerco sempre di condividere più che altro tutto “il di più”, quello che si può apprendere  di se stessi, e della visione della vita, tramite questo meraviglioso mezzo che è disegnare e dipingere ad acquerello, dando vita con la fantasia a mondi infiniti.

Ringrazio tutti quelli che mi hanno scritto un messaggio, o una mail, post corso: come ho detto loro più volte, mi ha appagato di tante fatiche e rinunce che spesso questo mestiere richiede. Sentire che “di là” arriva tramite le illustrazioni, e tramite le parole condivise, anche tutto quello che a parole non si riesce a dire, è davvero una gioia intima, appagante.

Queste sono le tre illustrazioni che ho dato come “ispirazione” per realizzare un personaggio. La cosa bellissima è stato vedere che ciascuno degli allievi ha realizzato il proprio, riuscendo a metterci la propria impronta, il proprio carattere… al di là della bravura tecnica, che si può acquisire con la pratica.

Ecco qui una carrellata di scatti del bellissimo weekend !