Taccuini di viaggio
Per taccuini di viaggio intendo quel meraviglioso scrigno di emozioni contenute nei libricini che ci portiamo dietro durante un viaggio, appunto, e nel quale mettiamo su carta tutto ciò che vediamo e sentiamo.
Intanto per “viaggio” possiamo intendere sia viaggi reali, lunghi o brevi che siano, o anche viaggi metaforici.. viaggi in terre lontane, viaggi nel nostro giardino…
Perché un taccuino sia tale ritengo sia necessario che testo e immagine vadano a braccetto.
Il testo può raccontar enozioni, informazioni utili a chi lo leggerà, o o i ricrdi personali dell’esperienza vissuta, per lettura personale o per condividere un giorno la nostra creazione.
Di solito in un taccuino ci sono molte immagini “composte”, nel senso che in una pagina ci sono più disegni.
Le pagine con una sola immagine rendono il taccuino molto simile a un albo illustrato. Nel taccuino invece compaiono spesso disegni incompleti, sovrapposti… come time lapse, o momenti sequenziali.
A volte qualcuno vi aggiunge elementi del viaggio: biglietti del treno, petali, oggetti insomma… talvolta ci sono gocce di pioggia, insetti schiacciati, e tutto quello che durante quel viaggio ci accade. Anche nelle riproduzioni editoriali si cerca di mantenere tutto questo per far sì ache al lettore arrivi la freschezza e l’imperfezione del viaggio.
La dimensione è personale, così come la tecnica… c’è chi è più grafico, chi più scrittore, chi più poetico.. la cosa bella è che si “presta” il proprio occhio e il proprio cuore a chiunque avrà la fortuna di leggere il nostro racconto.
E’ un metodo per viaggiare lenti, e andare al passo dell’ascolto.