Al Festival Storie ad Acquerello 2025, un po’ di Halloween
Anche quest’anno ho partecipato con gioia al Festival Storie ad acquerello, che si è tenuto il 4-5 ottobre, al Castello di Clanezzo (Bg), in un weekend con un clima strepitoso, che ha reso l’evento ancora più piacevole.
Spazio CAM ha organizzato, come sempre, tutto alla perfezione: tanti workshop, stand di materiale di alta qualità, mostre, incontri.
(qui trovi il racconto di una edizione precedente)
Per me è sempre emozionate rivedere il colleghi, e spesso incontrare, o rincontrare, allievi e “amici” di Facebook stringendosi la mano dal vivo.
Sono quasi sempre sola in studio, il mio tempo libero è spesso nell’orto… non sono tante le occasioni “mondane” negli ultimi anni, quindi quando accadono ne assaporo ogni sfumatura!
Presa dall’emozione mi scordo sempre di fare foto, ma ne ho racimolate qua e là, soprattutto del workshop che ho svolto nella buffa e azzurra cornice della Piscina! Sì! un workshop in piscina!!

Disegnando Halloween in piscina

Che buffa la lezione in piscina!
Quest’anno il tema della mia piccola lezione era “Halloween ad acquerello”: come realizzare un piccolo disegno a tema Halloween con china e acquerello.
Cerco sempre di preparare lezioni stimolanti, dove ogni partecipante lavori a un proprio progetto dovendo mettersi in gioco, creando con la propria fantasia, e senza copiare… partendo dal proprio livello di abilità ed esperienza, ovviamente con supporto, spiegazioni e spunti.
Sono stata molto felice di vedere entusiasmo nei partecipanti, e gioia alla fine della lezione.
Trasmettere il divertimento e la passione, sono convinta che siano strumenti più efficaci di qualunque tecnica!
Se non conosci questo bellissimo Festival… non perderti l’occasione di venire a vedere l’edizione del 2026!
Avevo preso una candela -zucchettina di Halloween per fare un po’ di “scenografia” durante la lezione… nonostante io non sia una fan di Jack O’Lantern, ora campeggia a casa mia, in queste giornate di fine ottobre.

Il mio Jack però sorride!!!
A proposito , ho cercato informazioni su chi fosse Jack Lanterna, e le riporto qui, perchè in tanti non credo conoscano la sua origine.
La leggenda di Jack O’Lantern :
Una sera di Halloween, dopo l’ennesima sbronza, gli apparve il Demonio intenzionato ad impossessarsi della sua anima da peccatore. Jack chiese al Diavolo che gli venisse concesso di bere un ultimo bicchierino. Ottenuto il permesso, si lamentò del fatto che non aveva nemmeno un soldo per pagare la consumazione, così pregò il Demonio di trasformarsi in una moneta da 6 pence. Avvenuta la mutazione, Jack afferrò la moneta e la mise nel suo portafoglio, avente la caratteristica di una croce ricamata sopra. Imprigionato irrimediabilmente, per riottenere la libertà, il Diavolo accettò il patto proposto da Jack, che consisteva nel posticipare di un anno la sua morte. La vigilia di Ognissanti seguente, il Diavolo si ripresentò per ottenere l’anima dell’uomo. Questa volta Jack gli propose una scommessa: non sarebbe più riuscito a scendere da un albero. Il Diavolo sorrise ed accettò, salendo su un albero lì vicino. Fu allora che Jack incise sulla corteccia una croce, che impediva al Diavolo di saltare giù. Con la vittoria in pugno, Jack propose al Diavolo un patto: egli avrebbe cancellato la croce, se lui si fosse impegnato a non tentarlo più. Dopo circa un anno, Jack morì. Al suo bussare alle porte del Paradiso venne risposto che non sarebbe potuto entrare perché aveva condotto una vita dissoluta piena di peccati. Giunto all’Inferno, anche il Diavolo gli negò il permesso di entrare, perché ancora offeso per come era stato raggirato dall’uomo. Tuttavia, il Diavolo donò a Jack un tizzone che gli illuminasse la strada nel limbo oscuro. Jack si ingegnò per far durare più a lungo quella luce e la ripose in una rapa svuotata, ricavandone così una lanterna. Da allora, nelle notti della vigilia di Ognissanti è possibile scorgere la fiammella di Jack, che vaga alla ricerca della sua strada. Da allora Jack fu soprannominato Jack O’Lantern (ma anche Hob O’Lantern, Fox Fire, Corpse Candle, Will O’ The Wisp). Si sarà notato che nella leggenda si parla di una rapa e non di una zucca. La spiegazione a ciò sta nel fatto che gli irlandesi sbarcati in America non ebbero più a disposizione il loro tubero e ricorsero, quindi, alle grosse zucche gialle, facilmente reperibili nella nuova terra e ben più grandi. – https://www.irlandando.it/halloween/la-zucca-illuminata-chi-e-jack-olantern/
PS: io non amo Halloween, che non appartiene alla nostra cultura, ed è diventato un evento molto commerciale e distaccato dal vero senso di questa data.
In questo tempo si dice che si assottiglia il velo che separa i mondi, quello dei vivi e dei morti, e infatti da noi c’è Ognissanti e la festa dei defunti, a cui tengo di più… e durante quelle due notti particolari tengo sempre una candela accesa sulla finestra, fino al mattino.
Spesso Halloween si tinge addirittura di sfumature Horror.
Nelle mie illustrazioni e nella lezione proposta al festival ho comunque voluto mantenere un tono di tenerezza, di ironia e dolcezza, e “approfittare” solo la parte estetica che ben si addiceva ad unire il nero della china con i colori caldi dell’acquerello.
Ecco qui le mie proposte!

Da piccola giocavo al gioco della mummia con la carta igienica… adoro le papere… ed eccole unite ad Halloween!

Corvino Fantasmino, lo vuoi un caffettino?

Grazie a Taryn per il supporto durante la lezione!

Sollevata a fine lezione

Col mio bello, che mi ha accompagnata

Gli abbracci, tra le cose più belle del Festival!




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