Il nonnino di San Luca
Quando posso faccio un giro a San Luca.
Per chi non fosse di Bologna, San Luca è un santuario in cima a una collina raggiungibile a piedi attraverso un lungo portico in salita che alterna tratti pari a scalinate. E’ un po’ una palestra per noi Bolognesi, e ora che la città è diventata di moda, è anche un’attrazione per molti turisti.
Da sempre amo San Luca perché lungo i suoi scalini si può osservare ogni tipo di Umanità, motivata dalle più svariate cause: bruciare pranzi domenicali, fare glutei, pregare, sgranare il rosario, pensare, chiacchierare con l’amica del cuore…
Ci sono bambini, cani, anziani, giovani, adolescenti, e ogni colore della pelle.
Fino a un anno fa amavo andare a passeggiare sotto gli antichi e ombreggiati archi del portico più lungo di Bologna, soprattutto per sgranchire le gambe nelle lunghe giornate di consegne…
Qui un po’ di info e foto: San Luca il portico più lungo del mondo.
Ora, lo confesso, cerco luoghi meno affollati o cerco di andare ad orari strategici, ma quell’estate, l’agosto del 2018, ci andavo sempre e avevo iniziato a riconoscere gli abituali, come me.
Mi aveva colpito lui, un nonnino <3…
L’ho visto anche recentemente, e mi rasserena, ma allora mi aveva toccato per la sua costanza, il suo andamento un po’ gobbo, gli stessi abiti ogni giorno, il viso, e che ogni tanto canticchiava.
Se ce la faceva lui a salire tutti i giorni quelle scale.. che a molti spaventano, e desistono dall’arrivare in cima, così stortignaccolo, e senza abbigliamento “tecnico”, in ciabatte…. pareva dirmi “…tutti possiamo arrivare ai nostri obiettivi, se lo vogliamo, esattamente così come siamo, con mezzi che abbiamo”.
L’ho fotografato di nascosto, e l’ho ritratto.
L’ho postato su FB,in quei giorni, e da lì ho scoperto dai miei contatti ,che poi altre persone lo hanno notato e riconosciuto… e non sa ora, di essere “famoso “ ;-).
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