Il Fantasma del Natale passato

, ,
disegno matita e acquerello
Come raccontavo nell’articolo precedente, quest’anno mi è venuto a trovare il Fantasma del natale passato, e mi ha fatto tornare alla mente molti ricordi dei Natali di quando ero bambina.
Quello che amavo profondamente, e solo ora mi accorgo di quanto fosse prezioso, era il tempo dilatato e il silenzio pieno, ma vuoto di pensieri, che c’era accanto alle lucine di Natale: sulla poltronciona anni ’80, larga e squadrata, tutto tratteneva il respiro, il mondo restava fuori, solo fantasia.
Quest’anno, non desidero nulla, nessun oggetto, nessun regalo materiale, ma solo tempo, per riposare, o stare con i miei cari, i miei sogni, e rallentare.
Un tempo vuoto da schermi, da devo, da dead line, da programmi, da scadenze, appuntamenti…
So che è un sentire comune.
Fino agli anni passati mi facevo sedurre dagli acquisti natalizi, dagli sbriluccichini e dall’odore di cannella spruzzato nei negozi.
Quest’anno vorrei invece, come minimo, un’ intera settima di tempo per liberarmi di tutto il di più che ho accumulato… per poi godermi lo spazio creato (ahimè, forse riuscirò a primavera…).
E al pensiero di avere un solo altro oggetto/vestito in più a cui trovare posto, mi viene male: evidentemente sono a un punto apice.
Sono momenti sempre molto interessanti da attraversare.
Non vedi cosa c’è dietro la curva, ma sai che curvi.

Ho molti più vestiti delle occasioni per metterli, molti più oggetti accumulati in anni di passioni varie ( da brava Toro che deve possedere oggetti e cose ), ma non ho (credo di poter dire, non abbiamo) più tempo, né vuoto.
Non so se lo riempirei di nuovo con altro, il vuoto, non mi interessa saperlo ora, ma in questo periodo mi fa venire l’acquolina più del panettone!
Questo Natale, lo sento animato da uno spirito “essenziale”.

E anelo al mio (molto) vecchio divano Ikea, a un po’ di buoni libri, mani da tenere strette, progetti per il nuovo anno da coltivare nel silenzio, il tutto al mio passo.

Solo io sento lo Spirito di questo Natale così diverso?
Sono continuate le mie chiacchiere con il Fantasma del Natale passato, e mi ha ricordato di quando (al contrario di adesso) mi piaceva immergermi nella folla prefestiva: la caccia ai regali (o meglio il materiale per farli, perchè mi inventavo sempre qualche cosa da fare a mano come regalo) faceva parte del Natale stesso.

I negozietti Bolognesi in cui andavo con la mamma a cercare i materiali, erano mondi incantati. Le drogherie, le mercerie, la mesticheria… erano luoghi pieni di cassetti, scaffali, profumi, boccette, vasetti, nastri, colle, con oggetti misteriosi descritti e raccontati dal commesso.

Erano un pezzettino del lungo rituale di costruzione di decori, biglietti, o pensierini, fatti da sola o con la mamma, a volte la sera dopo cena, che da dicembre mi accompagnava fino ai giorni di Natale.
Ho continuato fino ai tempi dell’università, e anche dopo.

Costruire regali, o decori, costruiva il Natale stesso.

Giravo per la città piena di persone con le buste dei regali (chi di fretta, chi in gran calma a gustare qualche cosa di caldo) e annusavo l’aria speciale che scendeva tra le vie del centro, un’aria che sapeva davvero di festa, magari in attesa della neve, che avrebbe reso tutto “da film”.
Ho detto al Fantasma del Natale Passato che da quest’anno in particolare non riesco a ritrovare quell’aria in città…nulla, neanche una molecola, come il Sodio nell’acqua Lete.
Sarò cambiata anche io, certamente, ma il fuori è mutato tantissimo.
Pure quei negozi sono spariti.
Dato che era ora di aperitivo, ho chiesto al Fantasma del Natale passato se volesse un calcino di bianco, che con tutta quella malinconia mi sentivo come fossi Nonna Mery, a Villa Serena, a raccontare le mie memorie con le foto in bianco e nero sulle gambe, tra le mie tremanti mani nodose …
Ha detto sì, forse è meglio…e abbiamo brindato.
In effetti non sapeva come tirarmi su, e ci siamo fatti fuori tutta la boccia…brindando ai Natali futuri 😅
disegno matita e acquerello

nella folla, ad aspettare la neve e lo spirito del natale…

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *