La luce di settembre (e il nuovo quadro per Il Rovescio)
Ed eccoci arrivati al mese di Settembre, uno dei più belli dell’anno, per la sua luce liquida e calda, per quell’avere ancora un pò del sapore dell’estate assieme al preannuncio dell’autunno.
La luce di settembre
Le luci dell’alba e del tramonto hanno una doratura magica, un filtro che ci mostra più bellezza di quante ce n’è di solito.
E c’è quiete in quei giorni in cui il cielo è di un azzurro diverso da tutti gli altri mesi.
Di solito scappavo in Appennino, gli anni dell’università, o quelli di passaggio tra i vari cambi di vita, ma anche in città questa luce è percepibile.
Mi commuovevo senza un motivo, a girare in Gilda tra le stradine della montagna, e passavo ore o in macchina o a piedi, a inebriarmi di quei momenti, solo per sentire quella luce accarezzare le cose, e farmi liquida anche io.
In quegli attimi mi allargo dentro, e quella bellezza mi ricorda molte verità, mi riporta alla semplicità, destruttura molti pensieri.
Ieri un raggio di luce ha colpito le mie tavolozze, anche se lo studio purtroppo è generalmente buio, e all’improvviso, la Bellezza mi ha svegliata.
Così ho scritto sul mio profilo FB:
“Basta un attimo, di quelli magici, in cui vedere Bellezza ti allarga all’infinito, dentro, quel tanto che basta per ritrovare la strada. E quello spazio che fino all’attimo prima era diventato angusto, si dilata. Cambiano tutti gli equilibri, all’istante, e ricordi. Poi, magari, torni a “restringerti”, ma col potere di riaprirti.
La Bellezza salverà il mondo perché ci ricorda chi siamo, quando ce lo dimentichiamo.”
E allora sono felice, di contribuire a sparpagliare Bellezza, perché è in me per prima, che sento la forza che la Bellezza ha in sé. Continua la collaborazione con l’osteria Il Rovescio (qui trovi l’articolo su agosto) e per settembre ho cercato di ricoprire di luce delicata i tre prodotti scelti a rappresentare questo mese (purtroppo la foto non rende al meglio tale impegno..):
- i fagioli borlotti dalla buccia naturalmente acquerellata,
- un grappolo di uva croccante e dolce,
- e qualche mirtillo, a rappresentare tutti i meravigliosi frutti del bosco che si possono trovare andando a fare passeggiate.
- Come sempre il menù stagionale dell’osteria sa valorizzare al meglio questi tesori!
La cornice (visibile nella foto in primo piano in alto) è fatta da mio padre, con legno di recupero.
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